Il pre-trattamento convenzionale dei tessuti destinati alla stampa digitale prevede l’impregnazione del substrato con urea in soluzione acquosa, in pieno bagno. Dopo la stampa, l’urea in eccesso viene asportata mediante lavaggio del tessuto e le acque reflue risultanti presentano un elevatissimo carico di sostanze azotate. Questo procedimento comporta: (a) un elevato consumo d’acqua, sia nella fase di pre-trattamento, sia nella successiva fase di lavaggio; (b) un elevato consumo di energia, dovuto all’eliminazione dell’acqua residua per via meccanica e termica; (c) un notevole consumo di urea e di altri funzionalizzanti chimici poiché, nella fase di preparazione, viene trattato per impregnazione l’intero substrato in tutto lo spessore; (d) un drastico peggioramento della qualità delle acque reflue prodotte dalla stamperia, caratterizzate da un carico di sostanze azotate superiore ai 1000 mg/l in uscita dalla macchina di lavaggio.

Digital Foam utilizza la schiuma al posto del pieno bagno. La schiuma è realizzata a partire da una formulati chimici applicati sul substrato tessile in maniera controllata e misurata, ottenendo un’assoluta omogeneità della somministrazione senza la necessità di impregnare l’intero spessore del tessuto come accade in pieno bagno.

Attraverso la schiuma è altresì possibile veicolare (congiuntamente o separatamente rispetto all’urea) particolari sostanze funzionalizzanti in grado di conferire nuove o rinnovate proprietà al tessile trattato.

 

La tecnologia proposta genera svariati vantaggi:

  • aumento in peso dei tessuti trattati pari al 20-25% (rispetto al 75% del metodo tradizionale per immersione), con conseguente riduzione del 70-75% dei consumi d’acqua;
  • conseguente riduzione da 0,2 kWh/m2 a meno di 0,1 kWh/m2 dell’energia consumata nella fase di preparazione tessuto;
  • dimezzamento della quantità di prodotti chimici funzionalizzanti applicati: la distribuzione omogenea garantita dalla schiuma permette di utilizzare soluzioni a minor carico di principio attivo;
  • miglioramento qualitativo delle acque reflue, che passano ad un carico medio di sostanze azotate in uscita dal lavaggio inferiore ad un terzo dei 1000 mg/l del metodo tradizionale;
  • minore ingombro degli impianti: i macchinari necessari alla preparazione possono essere notevolmente ridimensionati nella struttura e negli ingombri rispetto alla normale tecnologia applicativa, arrivando a più che dimezzare lo spazio richiesto per la fase di pre-trattamento;
  • migliorata capacità produttiva; è possibile una maggiore velocità di lavorazione e quindi maggiori quantità di tessuti trattati a parità di tempo.

 

Il processo può essere applicato a tutti i coloranti normalmente impiegati. I substrati tessili lavorabili comprendono fibre proteiche, cellulosiche e poliestere, provenienti da tessitura a doppia frontura od ortogonale o da TNT.

I Risultati di progetto

© 2019 Stamperia di Lipomo SpA - P.I. e C.F. IT 00627510134

Il progetto “Digital Foam” è stato approvato nell’ambito del bando “Smart Fashion and Design”

a valere sul POR 2014-2020 di Regione Lombardia. CUP E18|16000250009